TOPIE IMPITOYABLE

Cover Topie Impitoyable copia

Topie Impitoyable, Cover.

Topie Impitoyable è un libro che nega, per il particolare modo di trattare i suoi argomenti, ogni possibilità d’inserimento in un genere o tipologia. Nel suo scritto Léopold Lambert usa il corpo come minimo comune denominatore, come unità/misura di riferimento sia della società che degli oggetti e luoghi creati dagli esseri umani. Lambert non ha intenzione di creare un nuovo Modulor*, cioè un linguaggio di elementi che compongono “dalla città al cucchiaio”, un manuale di costruzione che ha un uomo standardizzato con movimenti standardizzati come riferimento per la progettazione di edifici; passa bensì all’analisi di diverse dinamiche sociali che presuppongono uno scambio, o scontro, tra corpi diversi, giungendo alla conclusione che è possibile rintracciare, scoprire i significati nascosti, impliciti, taciuti di un vestito, di un muro, di una strada e quindi di un’architettura proprio interpretandone l’esistenza -e quindi la sua motivazione- in funzione delle interazioni possibili a livello corporeo. Emergono così interessanti visioni sul significato di una porta e di una serratura, di un muro di confine come di una legge sull’abbigliamento, per esempio sul velo islamico. Tale procedimento ermeneutico, seppur euristico, appare come totalizzante proprio perchè non vi è essere umano che possa sfuggire alla stessa definizione di “corpo”. Il percorso lungo il quale Lambert spiega la propria visione è reso semplice da una divisione in capitoli e dal ricorso frequente a esempi emblematici. Il lettore, con sua sorpresa, (ri)scopre quanto siano barriera più mentale che materiale le mura della propria casa quando apprende che un esercito, per aggirare una barricata di insorti, demolisce i tramezzi e passa all’interno delle abitazioni; un altro esempio potrebbero essere le singolari scenografie del film Dogville di Lars Von Trier**. Ancora, le differenze di genere e non solo che emergono dall’imposizione di usare (o non usare) un capo di abbigliamento, come la gonna corta o l’hijab, ma anche la felpa con il cappuccio in determinati ambienti: divieti così rigidi, che sono state riconosciute da tribunali attenuanti ad omicidi e reati sessuali in funzione di abbigliamenti ritenuti “sconvenienti”. Ecco che quindi esempi come quello del Modulor rientrano nella trattazione, ma solo all’interno di un campionario, a costruire una base scientifica di una teoria che non fornisce misure esatte né soluzioni quanto spunti di riflessione. Il testo è corredato da disegni, realizzati per l’occasione da Loredana Micu. Raramente, come in questo caso, le illustrazioni esprimono al meglio l’anima stessa del libro: esse sono di facile comprensione -perché usano molti richiami visivi dei temi affrontati dal testo- e nello stesso tempo sfruttano la possibilità dell’anatomia artistica di restituire non solo un linguaggio espressivo ma anche un sentimento interiore, come il disagio o la voglia di libertà.

 

Come avete capito, un libro che non può non essere letto da chi vuole approfondire il tema del numero 5 della nostra rivista PDA, e cioè le ferite e le cicatrici della città, un tema tra l’altro già trattato nel nostro numero 2 con l’articolo “Le città di Damaste” .

 

body falling

Body Falling. Drawing by Loredana Micu, 2015

Altre informazioni

Topie Impitoyable is a book by Léopold Lambert with illustrations by Loredana Micu. Deleyva Editore, Roma, 2015.
All images in this article: courtesy by the editor.
This space is not purchased. This article is not an advertisement.

 

*Il Modulor è una scala di proporzioni basate sulle misure dell’uomo inventata dall’architetto svizzero-francese Le Corbusier come linea guida di un’architettura a misura d’uomo. (Wikipedia)
 ** Leggi anche l’articolo Dark City/Dear City
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